1° MODULO: La relazione scuola- famiglia e docente- alunno: regole per evitare/gestire il conflitto e favorire la collaborazione
- Nella comunicazione tra un adulto e un ragazzo, come tra un docente e un genitore, passano non soltanto delle parole dei significati più ampi che rischiano di minare profondamente la sicurezza nel rapporto di fiducia che si potrebbe creare. Saranno discussi una serie di esempi di condizioni in cui si pensa di comunicare positivamente o di educare tramite gratificazioni/punizioni e invece si ottiene un risultato inaspettato
2° MODULO: La comunicazione con i ragazzi difficili attraverso il dialogo empatico e l’ascolto attivo
- Talvolta il conflitto tra ragazzi e adulti (docenti e genitori) è legato più a sofferenza che a motivazioni di potere o a condotte o oppositivo-provocatorie. È importante riconoscere questa difficoltà nella comunicazione verso l’adulto e attuare, ove possibile, una comunicazione empatica, secondo delle regole ben definite che non intacchino i rispettivi ruoli
3° MODULO: La gestione del gruppo di lavoro. Quando il dialogo e la mediazione non bastano: lettura del conflitto, negoziazione, mediazione, organizzazione strategica
- Essere da soli né prendere delle decisioni riguardo gruppo classe, la gestione, la programmazione, il rapporto con le famiglie, le tensioni, rende estremamente difficile il lavoro del docente. Proprio per questo motivo è importante lavoro in team, ricercarlo attivamente, attuare una comunicazione persuasiva strategica che renda chiari gli obiettivi e cerchi di costruire “un pozzo dei significati condivisi” con beneficio per i docenti in termini di benessere e riduzione dello stress, e per il fronte comune rassicurante e professionale che si manifesta con le famiglie gli alunni. Creare questa collaborazione non è facile e richiede competenze di negoziazione e di mediazione.
4° MODULO: Il conflitto come occasione di crescita sana in una istituzione e come base per il cambiamento
- il conflitto è così temuto all’interno di una istituzione di una relazione tra persone da diventare fonte di conflitto, di distanza, di sfiducia, interrompendo la comunicazione tra punti di vista differenti che possono essere di grande ricchezza nel raggiungimento di obiettivi comuni magari attraverso vie differenti. La valorizzazione della differenza di ciascuno è il carburante necessario per favorire il cambiamento continuo a cui sono soggette le grandi istituzioni come la scuola, in continuo rinnovamento, in continua riflessione su di sé, in continua innovazione.