Nella società moderna, l’insegnante ha il duro e faticoso compito non solo di trasmettere e far apprendere conoscenze, ma anche di educare, sviluppare capacità e abilità che permettano al bambino di emergere e distinguersi nella società odierna.
Tuttavia, sempre più alla scuola viene imputato il fatto che non sia capace di far emergere talenti; e questo tema fa sempre più discutere, specialmente se consideriamo il fatto che l'Italia è il paese con il più alto tasso di abbandono scolastico, e livelli di istruzione tra i più bassi d’Europa.
In questo scenario risulta necessario riformare la progettazione didattica al fine di favorire lo sviluppo di competenze disciplinari e trasversali indispensabili per diventare studenti/persone efficienti e consapevoli.
La scuola quindi, deve essere in grado di riconoscere, produrre e sviluppare i talenti di ogni alunno, indipendentemente dal livello cognitivo, sociale, economico, al fine di favorire una maggior conoscenza e padronanza, oltre ad un miglior adattamento all’ambiente.